31 lug 2014

Miss D nelle Highlands: un'inviata on the road


Buonasera,

da oggi non sono più la vostra Miss D che se ne sta a casa a scrivere recensioni, no. Oggi divento una vera inviata (ahimè solo virtuale…) che si mette a esplorare le Highlands e il mondo di Outlander nell’attesa dell’8 agosto, giorno di inizio del telefilm.


fatta io in un momento di noia...ringrazio il mio cellulare!!!

Non ho recensioni da produrre(in verità ne ho una, ma dovrei farcela in poco tempo), per questo mi sono data al whisky (siamo in Scozia, quindi niente "e"!) e sono partita. Il whisky non l’avevo mai bevuto, non sono un’alcolista anche se amo il Bacardi e il vino di nonna, come tutti sanno e se non lo sapete, fareste meglio a saperlo. Comunque mi sono data al whisky per avvicinarmi fin da subito all’aria scozzese, insomma bisogna essere un tutt’uno con il posto in cui si va!

Lele per questo motivo mi ha detto che mi vuole preparare il polmone di capra e a questo punto ho deciso che non serve essere così tanto un tutt’uno. Ho posato il whisky (salutandolo con la manina) e fatto la mia valigia. 
Non so perché prevedo che pioverà e mi vedo con un ombrello giallo e anche un capellino dello stesso colore(non ho nessuno dei due a casa, ma sono dettagli…), mentre girovago seguendo le indicazioni di mamma Gabaldon. 

Comunque questo post è un post introduttivo, quindi prima di perdermi tra le colline, vi metto le info del libro de La Straniera.


Titolo: La straniera/ Ovunque nel tempo 
Autrice: Diana Gabaldon
Genere: Time travel/romanzo storico-sentimentale
Casa editrice: TEA 2004 (prima CE in Italia Sonzogno 1993; seconda Corbaccio 2003)
Prezzo: 8,99
Prezzo ebook: 3,99
Trama: Nel 1945 Claire Randall, un'infermiera militare, si riunisce al marito alla fine della guerra in una sorta di seconda luna di miele nelle Highland scozzesi. Durante una passeggiata la giovane donna attraversa uno dei cerchi di pietre antiche che si trovano in quelle zone. All'improvviso si trova proiettata indietro nel tempo, di colpo straniera in una Scozia dilaniata dalla guerra e dai conflitti tra i clan nell'anno del Signore 1743. Catapultata nel passato da forze che non capisce, Claire si trova coinvolta in intrighi e pericoli che mettono a rischio la sua stessa vita e il suo cuore.


La straniera è il primo libro di una serie (La saga di Claire Randall) di 13 libri, il tredicesimo uscito solo per ora in inglese.

Come avrete visto dalla trama, fa parte della categoria dei romanzi  che contengono al loro interno un viaggio nel tempo. Claire, la protagonista, infatti si ritrova nel 1743 dopo una passeggiata al cerchio di pietre sulla collina di Craigh na dun. (per le pronunce vi consiglio di cercare su google Lezioni di gaelico. In questo caso è “la lezione #2 di Gaelico con Sam Heughan”) 

La Gabaldon, però, non iniziò a scrivere di  Claire, ma bensì di James Fraser ripreso da un personaggio del Doctor Who, Jamie McCrimmon. Entrambi scozzesi, entrambi  personaggi quasi a metà del 1700. Infatti Claire venne aggiunta in un secondo momento, quando la scrittrice capì che c’era bisogno di una figura femminile che non fosse scozzese (infatti è inglese) e che fosse svincolata dal XVIII secolo. 

La storia è davvero avvincente, anche se ammetto che, la prima volta, ho letto una ventina di pagine e poi ho chiuso il libro. Non era il momento di leggerlo quella volta, mentre la seconda l’ho aperto e sono ripartita, lasciandomi prendere e dicendomi che non si può già conoscere tutto alla prima lettura di un libro. Infatti in quel periodo stavo concludendo delle saghe e all’ultimo libro sai già molto dei personaggi e del resto, invece, con La straniera dovevo ripartire da capo.

Però mi sono lasciata guidare da Claire, che non sempre mi piace e con la quale a volte mi trovo in discussione, ma che ammiro per le sue doti mediche e per la forza di vivere lontano dal suo tempo e scegliere di rimanervi, anche quando poteva andarsene. 

Claire è straniera tanto del posto, quanto del tempo. Inoltre è inglese, ma ha un cognome francese. Conosce la medicina (perché infermiera nel XX secolo), ma è una donna e quindi viene guardata a volte come una strega. Insomma il titolo è azzeccato. Claire è davvero una straniera da ogni punto di vista. 

Inoltre si sente divisa. È donna del futuro, ma è nel passato. Sa cosa accadrà grazie ai libri di storia e si chiede se può cambiare quello che è stato. Ha un cuore, ma due amori. Infatti Claire nel 1743 verrà fatta sposare a James Fraser per proteggerla dal progenitore del suo amato marito Frank, Jonathan Randall. Quest’ultimo è la prima persona in cui si imbatte Claire, che pensa subito sia il consorte data la somiglianza, ma la verità è che caratterialmente i due sono estremamente diversi.

Jonathan è conosciuto come “Black Jack” ed è un capitano dell’esercito inglese. E’ crudele, spietato, perverso, str… ehm… scusate, mi sono fatta prendere dagli aggettivi negativi. Avrete capito che è un personaggio fortemente negativo che finirete per odiare, o almeno io sono al terzo libro e non lo amo di certo. 

Jamie è tutt’altra cosa. Insomma di scozzesi e kilt me ne fregava poco, ma dopo un Sassenach di qui e un Sassenach di là, bè direi che il mio cuore è diventato scozzese. Intanto per chi non lo sapesse Sassenach è il termine usato per indicare gli inglesi (vi rimando sempre al corso di gaelico scozzese realizzato per l’uscita del telefilm). 
E’ dispregiativo, ma quando Jamie lo usa per Claire ci mette tanta passione, che il cuoricino scoppietta estasiato.

James mi piace molto e solo in un occasione l’avrei picchiato molto forte, ovvero quando punisce Claire con la frusta. Lì per lì ho detto che non l’avrei più letto, ho chiuso il libro indispettita e ho mandato un messaggio a Tinkerbell, prendendomela con lei per il suggerimento di leggere La straniera

Però, diciamocelo, ero troppo curiosa di continuare e insomma è la tradizionale punizione scozzese, che cosa si può fare? Paese che vai, usanze che trovi. Inoltre Jamie odia punire in questo modo, quindi l’ho perdonato subito.


Poi ha i capelli rossi… questo per me dice tutto e di più. 





Leggere per credere. Parola di Miss D!


Vi aspetto alla prossima puntata di un’inviata nell’Highlands. Si aprano le scommesse sul prossimo argomento… e non dite che parlerò di whisky



2 commenti:

  1. eccomi! ovvio! ti seguo in questo viaggio virtuale! io il whisky lo amo (ma penso che si sarà capito dato che i miei personaggi sono alcolizzati. tale mamma...ehm) però ora, mentre sorseggio un sobrio caffè latte, leggo il tuo post. il polmone di capra non l'ho assaggiato ma per un mio compleanno una mia amica scozzese preparò un qualcosa avvolta nella:intestino di capra, innaffiato di glenfiddich e tocco finale, kilt per la festeggiata. (solo in prestito, ahimè). visto Dani che ne valeva la pena di leggere la straniera e che non te saresti più staccata? quindi, o lettori che passate di qua, LEGGETE QUESTO LIBRO. vero che crea dipendenza ma non nuoce alla salute (beh forse in alcuni passaggi...)

    Dani, ora aspetto un post su... il kilt voto io!!! alla prossima ;)

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    1. Grazie per il commento! Almeno uno è arrivato. Sì intestino di capra, polmone di capra...la capra è gustosa per gli scozzesi, anche le parti meno mangiabili XD Magari è buonissimo eh!
      Bè con Il ritorno mi sono un po' piantata...forse non è il libro giusto dato il momento. Comunque almeno il primo è da leggere!
      No, non sarà sul kilt...ma qualcosa di più pietroso!

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