29 lug 2014

I segreti di Coldtown


Autore: Holly Black
Genere: Urban fantasy
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2013
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 439p
Prezzo: 14.00 euro cartaceo, 9.99 euro ebook

Trama:

Ti svegli la mattina dopo una festa: sei stesa in una vasca da bagno, la tenda tirata, intorno un profondo silenzio. Gli altri staranno ancora dormendo? Quando ti alzi e giri di stanza in stanza, scopri che durante la notte è successo qualcosa di tremendo. Legato a una sedia, trovi un misterioso ragazzo dagli occhi rossi. Vicino a lui, vivo e ammanettato, c'è Aidan, il tuo ex: appena provi a liberarlo, ti assale in preda a una fame atavica. Tutto questo non è normale, neppure se ti chiami Tana e sei nata in un mondo molto simile al nostro, un mondo in cui le persone si trasformano in mostri assetati di sangue e vivono confinati nelle Coldtown. Li chiami vampiri, ma potrebbero avere anche altri nomi. Molti di loro sono celebrità, li trovi ogni sera in televisione: tutti i canali trasmettono in diretta le loro feste più trasgressive. Ora non puoi più evitarli, e hai solo ottantotto giorni per salvarti: ma a quanto sei disposta a rinunciare per tenere in vita ciò che non vuoi perdere?

Recensione:

Partiamo dal presupposto che la copertina è stupenda e ha giocato un bel ruolo per l’acquisto, ma ciò che mi ha spinta veramente a farlo sono state le recensioni molto positive, perciò, dato che Tinkerbell per il mio compleanno mi ha regalato un buono Amazon, ho deciso di fare un ordine e comprare due libri: Quando il diavolo mi ha preso per mano (Qui trovate la mia recensione) e I segreti di Coldtown

Quest’ultimo l’ho letto per secondo. All’inizio ero veramente emozionata perché i presupposti che fosse uno urban fantasy diverso dagli altri, non la solita storia di vampiri, c’erano tutti. 
Non a caso iniziando a leggerlo, mi ha incuriosita molto, volevo capire per bene come si svolgessero le cose e soprattutto cosa fossero queste Coldtown. 

Le Coldtown sono vere e proprie città ai margini della società (presenti in ogni Paese), dove vivono i vampiri e chiunque voglia andarci, credendo che la propria vita sia banale e sperando di trovare al loro interno qualcosa di eccitante, delle avventure, non necessariamente trasformandosi in vampiro (anche se gran parte delle persone che riescono ad entrarvi lo fanno per questo), o semplicemente viene rinchiuso al loro interno chi è stato morso e quindi considerato infetto. È difficile sia entrare all’interno delle Coldtown, che uscirvi, dato che per farlo si dovrebbe esser completamente sani e aver guadagnato un gettone particolare. 

La protagonista è un’adolescente, Tana, che si risveglia in una vasca da bagno dopo una festa. Scopre poi che quasi tutti gli invitati son stati uccisi dai vampiri, dato che spesso riescono a scorrazzare facilmente nel mondo umano durante la notte. 

Quando Tana entra in una stanza, trovando il suo ex ragazzo, Aidan, legato al letto e un altro ragazzo nell’ombra, anche questo legato alla gamba del letto, decide di liberarli e portarli via. Solo che Aidan è ormai un Freddo (ovvero è stato morso ma ancora deve bere del sangue per potersi trasformare completamente, morendo e poi rinascendo vampiro), mentre l’altro, Gavriel, è proprio un vampiro. 

Ecco, fin qui e fino all’arrivo di Tana e company all’entrata della Coldtown (dove lei si reca sia per portare loro due, sia perché nel fuggire dalla casa è stata graffiata da un vampiro e crede di essere infetta), mi è sembrato carino e interessante, poi, una volta dentro la Coldtown (sarà per la narrazione un po’ lenta e dispersiva, sarà che mi son sentita poco coinvolta e ho veramente faticato in certi punti a portare avanti la lettura) tutto è andato a calare. 

Succedono tante cose ovviamente, Tana conosce persone diverse e deve affrontare molte situazioni e pericoli. 
Scopriamo la storia di Gavriel e delle sue origini, di come sia diventato un vampiro e del perché sia tornato per uccidere il suo creatore, nonché vampiro molto famoso e conosciuto da tutti, sia nella Coldtown che dagli umani, Lucien. 

Ho sperato fino all’ultimo di ricredermi, di trovare un ritmo coinvolgente che mi avrebbe tenuta col fiato sospeso, ma non è stato così. 
Il finale non è proprio scontato, ma forse l’ho apprezzato poco visti i presupposti che mi hanno spinta solo con forza d’animo a concluderlo e non lasciarlo in sospeso.

Valutazione:






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