17 giu 2014

Di carne e di carta


Autore: Mirya
Genere: Romantico
Data di pubblicazione: 15 giugno 2014
Casa editrice: Amazon Media EU S.à r.l.
Pagine: 336 p
Prezzo: 2.68 euro kindle edition

Trama:
Chiara vive di carta. Insegna, studia e legge di tutto. Sui libri e coi libri è cresciuta, i libri sono stati la sua famiglia e i suoi migliori amici e dai libri ha appreso l’amore: l’amore per le pagine ma anche per gli uomini che in quelle pagine vivono. 
Leonardo entra nella sua vita per seguirla nel Dottorato di ricerca, ed è un uomo concentrato sulla realtà di carne: per lui il distacco dalle parole scritte è vitale e non accetta l’approccio passionale di Chiara. Ma è stato davvero un caso, a portarlo da lei, o c’è una trama anche dietro al loro incontro? 
Tra un canto di Dante e una canzone degli ABBA si combatte la guerra tra la carne e la carta, una guerra che non ha vincitori né perdenti e che forse non ha nemmeno schieramenti.

Recensione:

Avete presente quei momenti in cui riuscite a sentirvi piuttosto affini con qualche personaggio di cui state leggendo? A me è capitato con questo romanzo, che già conoscevo perché l’autrice è piuttosto famosa su Efp. Questa, se non mi sbaglio, è l’unica storia originale che ha scritto, dato che, non me ne voglia se sto toppando, le sue storie si possono trovare soprattutto nel fandom di Harry Potter. 

Perciò appena ho saputo che lo aveva pubblicato su Amazon, sono volata ad acquistarlo e l’ho riletto per l’ennesima volta. Sì, perché questa storia era una di quelle che rileggevo nei momento no, ma anche nei momenti di tranquillità e mi faceva sorridere, riflettere, in certi punti persino venire i brividi (non per la paura eh, non stiamo parlando di un thriller!). 

Chiara è una ragazza di ventisette anni che abita a Ferrara, insegna al liceo italiano e latino, e attende di conseguire il Dottorato. È innamorata di ciò che ha studiato e che insegna, causa di quel piccolo terremoto che le sconvolgerà un po’ la vita. 

Leonardo, ventinovenne e colmo di riconoscimenti nel suo campo, è l’assistente della sua Relatrice Silvana, che è dovuta partire con urgenza per un problema in famiglia. Fin dal primo momento tra i due non corre buon sangue, anche perché lui si appiglia a particolari quasi futili per cercare di ferirla o comunque distruggerla. Chiara non è una che le cose le manda a dire, ovviamente risponde a tono. 

Insomma il destino è talmente benevolo con questi due piccioncini, che li mette sullo stesso cammino.. Siamo sicuri sia stato il destino a farlo e non qualcun altro? 

Corro troppo, lo so, dovreste scoprirlo mentre leggete! 

“Perché Villani non era un uomo di carta, uno di quelli di cui poteva innamorarsi nelle prime pagine e a cui poteva dire addio senza strascichi alla fine di un libro; Villani era un uomo di carne e sarebbe stato pericoloso sovrapporre al rapporto con lui la fantasia di quei romanzi in cui i due all’inizio si odiavano e poi finivano per amarsi.” 

Insomma i due ragazzi si cozzano spesso, per battute, frecciatine, si incontrano dove non vorrebbero, ma cosa più importante, sono due calamite viventi. Non riescono comunque a distaccarsi completamente, seppur il motivo sia compreso in maniera lampante da una parte e l’altra lo rifiuti categoricamente, riconducendolo a un mero atto fisico per togliersi la voglia e porre fine a tutto. 

“Non capisci cosa significa, per un uomo adulto che ha sempre avuto donne belle senza praticamente notarlo, trovarsi davanti una ragazza e pensare, ininterrottamente e ossessivamente, quanto sia bella? ..Significa che quell’uomo, di quella ragazza si è innamorato. Eccolo, il punto. Uno stramaledetto, definitivo e assurdo punto e a capo.” 

Lo stile di Mirya è impeccabile, scorrevole, appassionante, colto. Sì, perché ci sono tante citazioni al suo interno tra opere, canzoni (troneggiano gli ABBA, ma non è una novità se già conoscevate la storia) e tanto altro. 
Forse una cosa che rimane un po’ nell'ombra durante la lettura, essendo comunque concentrati a (ri)scoprire il rapporto tra Chiara e Leonardo, è Savieri, l’alunno di Chiara, che io ho sempre trovato davvero adorabile nel suo essere divertente, donnaiolo e sarcastico. 

Non mi capita spesso di trovare qualcosa che mi rispecchi direttamente nei libri che leggo, però a volte è bello e allo stesso tempo doloroso trovarsi di fronte a ciò che, se pur non per volontà dell’autrice, ti pone davanti a situazioni che hai affrontato/stai affrontando o che comunque sono molto simili a qualcosa che ti riguarda da vicino. 

Non parlo sicuramente dell’intelligenza, bellezza e sfrontatezza di Chiara, lungi da me queste qualità, parlo di qualcosa che riguarda il suo background, la sua famiglia. 
Di sicuro non starò qui a raccontarvi il perché o per come, ma insomma mi piace anche ritrovarmi un po’ in quello che leggo, sono quelle, forse, le storie che segnano di più un lettore, no?!

Sì, i miei mi hanno insegnato che i sentimento non esistono, che il matrimonio è un compromesso fiscale, che i figli sono una proprietà su cui sfogarsi, che qualunque rapporto umano è sopraffazione.” Prese un lungo respiro. “Ma da loro io non ho imparato nulla, perché ogni notte il mio mondo di carta mi insegnava altre cose, mi dipingeva universi lontani eppure così vicini che mi pareva di poterli toccare anche il corpo dolorante, mi raccontava di esseri umani che sapevo quello che provavo e mi assicurava che c’era anche altro da provare, mi sussurrava una buonanotte in cui non avrei rivissuto la mia giornata, ma quella di mille altre esistenze correlate alla mia. Erano due insegnamenti diversi, uno diurno e uno notturno, ed io ho sempre saputo distinguere i bravi professori da quelli cattivi. E ho scelto i libri, ho ascoltato i libri, ho seguito i libri”.

Che dire, lascio a voi scoprire se l’amore trionferà o meno tra la Ragazzina e Mr Supposta.. 

Ragazzina e Mr Supposta. Non era una storia che avrebbe voluto leggere. Ma era una storia che avrebbe voluto vivere. Forse.” 

Se non conoscete il romanzo, spero davvero che lo leggerete al più presto, mentre se già lo conoscevate, ottimo motivo per rileggerlo!

Valutazione:






2 commenti:

  1. Ho scoperto questa recensione per caso e ti ringrazio tantissimo di aver letto e recensito il mio libro.
    Sono felicissima che ti sia piaciuta la storia e grazie davvero del tempo che hai speso su di essa!

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    1. Grazie a te per aver pubblicato la storia! :) Mi fa piacere ti sia piaciuta la recensione, anche se rende poco giustizia al tuo lavoro! -Lele-

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