26 mag 2015

Un giorno perfetto per innamorarsi



No, non siete impazziti, non avete problemi di vista, sono tornata con un’altra recensione!
Forse il miracolo l’ha fatto il Salone Internazionale del Libro al quale ho dedicato un post. Forse il problema è lo studio. Farei di tutto invece che studiare, ma devo anche laurearmi prima o poi.
Comunque eccomi qui con la recensione di un’autrice che ho già recensito, di cui ho letto tutto quella che ha scritto tranne un racconto, sto parlando di Anna Premoli e il suo nuovo romanzo, venduto in anteprima al Salone, Un giorno perfetto per innamorarsi.

Un’ultima cosa prima di iniziare la recensione, avrei una piccola richiesta. Qualsiasi cosa scriverò sia buona o cattiva(un po’ di suspense), se la faccio ora, sarei nella stessa condizione di quando ho comprato il libro al Salone… ehm dunque, mi rivolgo direttamente alla Premoli. (Sì  stanno tornando i miei appelli…) Potrei avere l’autografo?
Ora vi starete chiedendo: perché non se l’è fatto fare al Salone se è andata proprio sabato 16 e la Premoli c’era? Ecco è una domanda opportuna… il fatto è che nel momento del Workshop io stavo su uno dei tanti treni di ritorno.
Sono andata ottanta volte allo stand della Newton, ma non l’ho vista. E quindi ecco la richiesta.

Ora corro a rifugiarmi sotto il letto dall’imbarazzo, via con le info. 

foto fatta da me con i miei tacchi


Titolo: Un giorno perfetto per innamorarsi
Autrice: Anna Premoli 
Casa editrice: Newton
Genere: commedia romantica
Uscita: 4 giugno 2015
Disponibilità: ebook e cartaceo 
Prezzo: 4,99; 9.90

Trama: 

Kayla Davis è una donna “metropolitana”. Di New York ama tutto: il traffico, il caos, le folle. Nota per il suo sarcasmo e le sue relazioni mordi e fuggi, Kayla aspira a diventare un’affermata giornalista. Anche se al momento si accontenta di scrivere recensioni sui posti più alla moda della città. L’occasione di fare il salto arriva quando il suo capo decide di mandarla in una sperduta cittadina dell’Arkansas, per preparare un pezzo di rilievo nazionale su un argomento del tutto particolare... Kayla coglie al volo la proposta e, abbandonata l’amata New York, prova a inserirsi nella vita di Heber Springs. L’impatto non è dei migliori: le sue scarpe tacco dodici, preferibilmente blu elettrico, mal tollerano le polverose zone dell’America del Sud, il suo temperamento frenetico mal si adegua alla calma di un posto dove tutti si conoscono. Ma soprattutto, Kayla non pensava di dover fare i conti con la comparsa di Greyson Moir. Ce la farà Kayla a dimostrare quanto vale?





*A fatica esce dal letto, strisciando per non battere la testa*
Un giorno perfetto per innamorarsi mi è piaciuto. L’ho letto in un paio d’ore, stando sveglia fino alle due di notte. Non potevo assolutamente lasciarlo, ormai ero troppo intrigata dalla situazione creatasi tra Greyson e Kayla. Ci ho persino provato al capitolo 8, capitolo 13 e un altro, ma ogni volta il libro non faceva tempo a toccare la sedia-comodino, che lo riprendevo in mano.
Inoltre avevo bisogno della Premoli, o come dico io la Premoli Positiva, quella di Come inciampare nel principe azzurro(grandissimo consiglio di Lele/Rachele) e Tutti i difetti che amo di te, quella che mi fa ridere ed è capace di tenermi compagnia senza troppi pensieri.
Questo romanzo ha avuto fin dall’inizio un buon ritmo. Nonostante le prime due sere abbia chiuso dopo due pagine, per colpa del troppo studio e la stanchezza, la terza ho letto il romanzo tutto d’un fiato.
Kayla, la protagonista, vive a New York e si occupa di recensioni di locali notturni. Viene mandata dal suo capo in Arkansas, per scrivere una rubrica di copertura: Una newyorkese in campagna. In realtà dovrà investigare sulla situazione dello shale gas.
Layla ha una zia, precisamente la sorella di sua nonna, in Arkansas, che risiede a Heber Springs. Naturalmente il suo capo ha calcolato tutto e Kayla non può dire di no, nonostante lei sia una vera newyorkese, di quelle che non conoscono nemmeno le uova intere con il guscio e girano sempre con i tacchi. Precisamente tacchi blu elettrico.
Kayla ha un pessimo senso dell’orientamento e si ferma per vedere se è nella giusta direzione, consultando una mappa, in quanto il suo cellulare si è scaricato. Proprio in quel momento entra nella sua vita Greyson, aitante estraneo, che parcheggia dietro la sua macchina e le dice che la guiderà da sua zia.
Greyson fa il misterioso su tutto e ride come non mai a ogni atteggiamento eccessivamente newyorkese di Kayla.
Inoltre il motto di Heber Springs è «Greyson sa tutto.» Ma chi è poi sto Greyson?
Il loro incontro è attrazione pura fin dal primo momento, ma entrambi sono consapevoli che sia meglio rimanere distanti. Layla definisce Greyson “pericoloso” per se stessa e lui sono sicura che abbia pensato la stessa cosa della protagonista.
Infatti hanno due visioni del mondo e dell’amore troppo distanti. Ma come sappiamo gli opposti si attraggono…
Kayla mi è piaciuta per il suo modo di fare sicuro, che sotto sotto nasconde qualche insicurezza. Non vuole relazioni serie, solo storie da “una botta e via”, perché troppe volte è rimasta scottata. In realtà maschera tutto con il troppo lavoro e la sua carriera.
Greyson appena è apparso, vi rivelo, mi ha fatto alzare gli occhi al cielo, spazientita. Vi è mai capitato di trovare uno figo e super perfetto in mezzo al nulla? No, però… sì c’è un però. Piano, piano mi ha conquistata. Non so se esistono uomini del genere, ma dovrebbero essercene. Non vuole rapporti occasionali, vuole qualcuno che gli faccia battere il cuore sul serio e di nuovo.

"Lascia fare" mi rassicura Amanda. "Ha fatto un corso di pronto soccorso piuttosto approfondito."

Ma certo che l'ha fatto. I tipi come lui sanno sempre fare tutto. Probabilmente nel tempo libero sostituisce San Bernardo sulle montagne e in vacanza soccorre specie animali e in via di estinzione.

Ok, so che sa fare tutto e questo un po’ irrita, un po’tanto, ma coinvolge anche.
Inoltre i loro battibecchi mi sono piaciuti da morire, io sono la regina dei battibecchi. Amo i battibecchi, adoro i battibecchi, compongo poesie sui battibecchi… insomma avete sicuramente capito.
Comunque tutta la storia avviene in una piccola cittadina, Heber Springs appunto, che mi ha ricordato troppo la Stars Hollow di Una mamma per amica.
Più che altro per il fatto che si conoscono tutti, la privacy è qualcosa di impossibile, la vita comunitaria è al centro di tutto, infatti si fanno sempre feste particolari e comitati. Per il resto Heber Springs ha un contatto maggiore con la natura, che la circonda e un rapporto quasi inesistente con la tecnologia.
Inoltre mi sono piaciute molto le donne di Heber Springs, su tutte la zia Jill. Energica, simpatica, spumeggiante, amante dei fiori. Però il momento migliore è quando si trovano tutte insieme nelle loro serate “soft porno”, come quando guardano la settimana puntata di Outlander.

«Perché sospirate prima che arrivi la scena?» chiedo con un sorriso. Ma credo di aver intuito il mistero.

Amanda si sporge per sussurrarmi in un orecchio. «Perché questa è la ventesima volta che guardiamo l’episodio.»

Come volevasi dimostrare…

Ehm, esatto: riguardano!
Sono sicura che sapete qual è la puntata e anche voi l’abbiate vista non poche volte, io forse sono l’unica al mondo che l’ha vista solo una, ma le mie colleghe potrebbero recitarvela, naturalmente con l’aiuto di Sam Heughan. Senza Sam non se ne fa nulla!
Il fatto è che ho riso troppo, perché per un attimo ho pensato che io, Gabriella e Rachele saremmo proprio così, se abitassimo vicine e potessimo guardare insieme i telefilm. Già riusciamo a essere così per chat, figurarsi dal vivo!
Certo il romanzo non è privo di cliché, ma è una lettura fresca per l’estate (io sinceramente vi consiglio di portarvi dell’acqua – da gettarvi addosso- perché ci sono alcuni momenti che mi hanno fatto venire un po’ caldo!), una lettura adatta per staccare dagli esami che ci assalgono (ora non riuscirei a leggere un classico, sarò io limitata, ma proprio non ce la posso fare) o da qualsiasi cosa ci stressi, una buona lettura da portare all’aria aperta, perché io quando penso alla Premoli penso alla sdraio giù in giardino. Sarà perché Come inciampare nel principe azzurro l’ho letto proprio sotto al sole caldo dell’estate, ma io sento di proporvi di leggere anche questo così come io ho letto il primo.
O se no in un posto bellissimo come Heber Springs.

E voi lo leggerete?
La vostra 



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