17 mar 2015

Villa Eden



Buongiorno,
la Rizzoli devo ammettere che con la collana “You feel” ha proprio avuto una buona idea. Poco costosi, formato ebook, corti e veloci da leggere. Un mix davvero accattivante per gli sfrenati e stressanti tempi moderni.
Sto preparando un esame e non ho tanto tempo, quindi sono sempre con la testa dentro i libri, naturalmente “i libri che non vorrei”, ma ho trovato giusto due orette per leggere Villa Eden.

Lasciate ogni pudore voi che entrate





 Titolo: Villa Eden
Autrice: Emiliana De Vico
Casa editrice: Rizzoli 
Collana: You feel 
Genere: erotico soft
Disponibilità: solo ebook
Prezzo:  2,49

Trama:
Nicoletta è una giovane donna a cui la vita ha tolto l'amore. Per questo o forse per sfida accetta quell'invito a Villa Eden, luogo di incontri segreti e giochi senza regole. E scopre di essere la protagonista assoluta della serata, l'oggetto del desiderio di molti uomini nascosti dietro una maschera e pronti a tutto per conquistarla. Nicoletta è convinta di non desiderare un simile potere sull’altro sesso, e di non essere ancora pronta per lasciarsi alle spalle il dolore del suo passato. Vuole un uomo che la faccia sentire una regina e che sia disposto a essere soltanto suo. Per sempre. Ma una sensualità prepotente si risveglia in lei sotto le carezze delicate e virili di un’enigmatica maschera d’argento… Chi riuscirà a rubarle il cuore e a farle provare ancora le sensazioni che ha dimenticato da troppo tempo?






Mi congratulo per la bellissima copertina, molto seducente e accattivante, ispira proprio. Il romanzo, invece, ha qualche pecca. Ho dato due, anche se è più un due e mezzo, che avrebbe potuto essere di più. Mi dispiace proprio dare un voto così basso.
La storia è davvero troppo corta e questo gioca parecchio a sfavore del tutto. Ci sarebbe stato bisogno di almeno altre cento pagine per dare completezza e fare in modo che non fosse tutto così affrettato.
I personaggi rimangono abbozzati, per prima la protagonista Nicoletta. Rimasta vedova da tempo, continua a portare il colore del lutto, anche se dentro lei qualcosa sta rinascendo. L’amica Alessandra ha una villa in cui si gioca con la seduzione, si trova la passione di una notte o a volte anche l’amore.
Nicoletta è contraria a quello che lei chiama un “bordello” più che un luogo d’incontri di vario genere. Naturalmente va, nonostante sia molto esitante, e viene accolta da un numero imprecisato di uomini tutti pronti a soddisfarla e tra i tanti lei potrà scegliere il suo cavaliere per l’intera nottata.
Sceglie Davide (Maschera d'Argento), ma nessuna notte di sesso focoso, solo un abbraccio per sentirsi donna, per sentire di nuovo quel contatto maschile che le è mancato tanto.
Mi è piaciuto che Nicoletta si senta ancora legata all’ex marito (lo definisce LUI, siccome non riesce nemmeno a dire il suo nome ad alta voce), nonostante sia furibonda per com’è morto. La grande passione per la moto e la velocità, sempre un pelino davanti a lei, l’hanno portato alla morte. Ecco se da un lato fa la vedova triste e piano, piano si apre, ma sempre con l’immagine del marito davanti agli occhi, poi anche troppo alla svelta cambia tutto. Soprattutto dall’ “andiamo piano” a “sì ti voglio” c’è lo spazio di una scalinata, un corridoio e un letto. Si corre davvero troppo e il personaggio di Nicoletta finisce per perdere senso.
Anche l’amica di Nicoletta mi ha lasciata parecchio perplessa. Cosa c’era tra lei e Davide? Ci può stare che sia un mistero per il fatto che tutto ciò che accade nella villa è top secret, ma ormai Nicoletta è stata scelta da Davide, quindi perché non dirglielo?
Io ho capito che le piacesse, ma poi lascia che le donne giochino con lui. C’è un qualquadra che non cosa (è voluto, mi piace troppo scritto così!)
Un’altra incognita è stata il capo di Nicoletta e ex socio del marito di quest’ultima. Marco ci prova con Nicoletta parecchie volte, si dimostra affettuoso, protettivo, chiede spesso a lei come stia, ma non si capisce cosaprovi lei per lui. Alcune volte pensa di dargli una possibilità, ma poi si tira indietro e alla fine anche lui fa lo stesso. Escono insieme e lui la saluta appena arrivano alla festa. Uno sguardo da latin lover e si butta a cercare un’altra preda.
Voglio dare la colpa alla brevità del racconto, perché non era iniziato male, sembrava anche interessante, solo che da un certo punto è diventato tutto troppo veloce e anche un po’ contradditorio rispetto all’inizio e per questo ha perso punti.

L'avete letto? Cosa ne pensate? 
Baciotti e mascheri per tutti dalla vostra

1 commento:

  1. Oh. Un pochino m'ispirava, ma adesso non ne sono più tanto sicura. Le cose affrettate un po' mi infastidiscono. Magari lo tengo per una lettura non troppo impegnativa da viaggio in treno.

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