6 ago 2014

Sognavo di sposare il principe azzurro (e mi sono venuti i capelli verdi)



Buongiorno,
ecco una verità assoluta: ci sono dei periodi in cui si ha bisogno di UN libro. Io stavo leggendo Il ritorno della Gabaldon, ma devo ammettere che è stato un periodo un po’ pieno e di forte stress, per cui non riuscivo a concentrarmi su battaglie e intrighi, quindi ho trovato un libro spensierato.

Titolo: Sognavo di sposare il principe azzurro (e mi sono venuti i capelli verdi) 
Autrice: Lisa Lorenzi
Genere: chick lit
Casa editrice: Libromania
Disponibilità: ebook
Prezzo: 3,99
Trama: Sposare il principe azzurro è il sogno di tutte e Luna sta per realizzarlo. Il fidanzato Edoardo è perfetto: avvocato, alto un metro e ottantacinque, biondo, con due splendidi occhi color del mare. Ma qualcosa non torna in questo quadretto idilliaco. Edoardo rimanda continuamente la data delle nozze, Luna non è per niente soddisfatta della sua vita lavorativa… e poi c’è Juan, collega maledettamente bello e irresistibile, cui Luna – al pari di ogni altra donna – non riesce a rimanere indifferente. E ci sono tutte quelle donne dell’est, “alte e biondissime” di cui Edoardo è costantemente alla ricerca su Internet! Così, una vita apparentemente felice si trasforma in una marea di catastrofi! Ma Luna, determinata a vivere la sua favola d’amore (e a consumare la sua vendetta), sa che in fondo a tutti, ma proprio a tutti, è concessa una seconda possibilità.





Sognavo di sposare il principe azzurro (e mi sono venuti i capelli verdi) mi è piaciuto proprio. Falce di Luna, la protagonista, che si fa chiamare solamente Luna odiando il proprio nome d’ispirazione pellerossa (i suoi si erano incontrati a una manifestazione di indiani metropolitani), è figlia di due ex hippy che credono nella fantasia e nell’immaginazione e odiano i potenti, le multinazionali e si schierano sempre dalla parte della povera gente. Non si sono mai sposati, ma hanno una bellissima storia e moltissimi amici.
Solo che Luna rifugge da questa follia dei genitori, cercando la normalità. Ha studiato Lettere e sognava di fare la giornalista, ma si è dovuta accontentare di un lavoro nella Comunicazione (praticamente un lavoro d’ufficio), che non la rende felice, ma che è ben pagato. Cerca la razionalità, ma intanto, anche nelle ore di lavoro, dà sfogo a tutta la sua immaginazione e scrive un romanzo rosa ambientato in Scozia. 
Inoltre Luna vuole sposarsi, sogna il matrimonio con abito bianco, addobbi e soprattutto in chiesa, anche se i suoi genitori non le hanno mai fatto prendere i sacramenti. Ha un fidanzato, Edoardo che è sicura sia il suo principe azzurro. Solo che Edoardo è un perfettino… ehm, io sinceramente lo chiamerei uno “spaccaballe”! 
E non è un fidanzato qualunque. Ma un fidanzato alto, biondo, sportivo, con un buon lavoro e gli occhi azzurri. Insomma, un fidanzato perfetto. Anche se, ad essere sincera, a volte penso che sia un po’ troppo perfetto.
Come dire? Un po’ perfettino.
Come quando mi fa pulire le scarpe prima di salire in macchina, vuole insegnarmi come tenere le posate, o mi chiede se ho fatto la doccia prima di andare a letto. Oppure quando mi chiama cara! Cosa che proprio non sopporto. Mi da sentire una vecchia signora con la collana di perle, di quelle che si vedono nei telefilm inglesi. 

A Edoardo più volte avrei voluto tirare il collo. Giuro che mi ha messo proprio il nervoso, già dall’inizio, quando deride Luna davanti alla sua ex, che è anche la responsabile del personale dell’azienda in cui lavora Falce di Luna. Da prendere a palettate insieme al carissimo Edoardino…
Edoardo comunque non vuole proprio sposare Luna. Ma, come dice sempre la migliore amica di Luna, Roberta, quando il tuo fidanzato sembra essersi un po’ stancato e non vuole sposarti, allora bisogna ricorrere al “piano B”, ovvero farti desiderare e fare in modo che sia lui a farti la proposta. Così Roberta fa un account per Luna in un sito d’incontri e lei inizia a chattare scoprendo che anche Edoardo ha un profilo, facendosi chiamare AmoreRomano



Forse i cambiamenti, però, per Luna non iniziano dal sito, ma proprio dalle prime righe, quando, al matrimonio di Roberta, un bel ragazzo entrando in chiesa, in ritardo, le dice di spostarsi. Lei rimane a guardarlo, finché questo si gira e le dice “Piacere.” Lei si presenta lusingata, ma ecco la prima gaffe, dato che è il momento dello scambio del segno di pace.
Luna mi è piaciuta proprio per questo: è sbadata e buffa. Oltre che romantica. Mi sono ritrovata in lei tanto per la scelta di Lettere, tanto per questa sua ricerca di razionalità, ma anche per questa passione dirompente per la scrittura, che però tende a relegare solo come un hobby, perché non la considera una possibile fonte di reddito. 
Ad essere sincera, sarebbe bellissimo poter fare solo questo, scrivere. Ma io non sono un’illusa e so che questa mia attività rimarrà sempre e solo un hobby. Non voglio essere una sognatrice velleitaria come i miei genitori, bensì una donna pratica e concreta, assunta a tempo indeterminato in un’azienda importante. 
L’unica pecca di Luna è che non capisce quanto Edoardo sia inadatto a lei e continui a considerarlo l’uomo giusto da sposare… Luna, ti do un consiglio. Ma tienitelo Edoardo. Lo chiudi nell’armadio e ogni volta che qualcuno ti fa arrabbiare, lo tiri fuori e lo prendi a legnate (sì insomma tanto affetto per lui!).
Luna cambia molto nel romanzo grazie ai consigli del misterioso Principe 2.0, un frequentatore dello stesso sito di incontri.

Lo sai come dice il saggio? Ogni crisi è un’opportunità
P.

Questa frase dovrei attaccarla alla porta di camera mia e leggerla spesso!
E’ un romanzo davvero divertente, che si legge in una giornata (in poche ore ero già al 50%), un po’ misterioso anche se non troppo, dato che si capisce velocemente chi sia il Principe. Però, è utile conoscere meglio quest’ultimo… non vi dico, perché se no svelerei troppo!

Comunque non c’è solo  il cambiamento di Luna, ma anche di Juan, il tipo affascinante che sbatte contro Luna in chiesa.
Vi lascio solo un discorso tra Luna e Juan. Giusto per farvi venire ancora un po’ di curiosità.

“Mi piacciono le donne come te” dice con un sorriso.
“Cioè come?” gli chiede.
“Così… come dire? Un po’ sottosopra!”

Vi starete chiedendo dei capelli verdi… bè, perché non lo leggete??? ;)   
 

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