17 apr 2014

In quel di Parma.. giornata di un'inconsapevole "inviata"


Ieri è stata una giornata molto piena, ma non di quelle stancati, piuttosto stimolanti e uniche.
Ho parlato al telefono con Lele, che non vedevo da Firenze. Non ci siamo mai telefonate ed è stato bellissimo ritrovarla non solo tramite chat e fb.
La sua voce con l'accento toscano andava e veniva tra le folate di vento impetuose, ma nulla ci ha fatto smettere di parlare, tranne un tratto ferrovario in cui mancava proprio la linea.
Dopo quello, siamo state ancora insieme mezz'ora ed era come averla lì vicino. Me la immaginavo proprio ancora con quel maglioncino blu e bianco, i jeans e le sue scarpe con la bandiera inglese.
I libri sono stati i protagonisti della conversazione, assoluti padroni delle nostre parole. Diciamo anche qualche film, sempre però legati ai libri!



Però questa giornata non è finita così. 
Sono stata per la prima volta inviata delle Pazzebooklovers. Tinkerbell me l'ha fatto notare e io non ci avevo neanche pensato. Quindi un'inviata molto incosapevole!
Ero già stata a due presentazioni: una di Manfredi e una della Clare. Sicuramente due autori conosciutissimi, mentre questa volta ho avuto l'onore di conoscere un'autrice giovane, di soli 35 anni e di cui non ho letto ancora nulla.
Il suo viaggio (così lo definisce lei), è iniziato con una massa di idee che potevano riempire sì e no due pagine alla pubblicazione per Piemme, ma per lei non è finito lì. Ha detto, che continua man mano che va a fare presentazioni, man mano che conosce gente che ha letto il suo libro. Il confronto è davvero una delle parti importanti per lo scrittore e tutte le critiche sono costruttive.
Questo viaggio ieri l'ha portata nella mia città, Parma, che non aveva mai visto, in cui ha potuto gustare i prodotti tipici, e più precisamente alla Mondolibri, una piccola, ma meravigliosa libreria.
Sì oggi Miss D vi svela la sua provenienza, anche se io sono della provincia! Campagnola inside!

Vi chiedete di quale autrice sia? Sto parlando di Erika Favaro e del suo secondo romanzo "E se poi mi innamoro, pazienza" edito da Piemme editore. 

Libro e immagine della piazza di Parma

E' una commedia romantica che parte da una conversazione sentita sull'autobus, che l'autrice chiama con affetto pulmetto o waterpulmetto (vaporetto), sul quale passa 100 minuti della propria giornata.
L'argomento centrale della discussione era la crisi e il malcontento legato a quest'ultima. 


                  Come si può cambiare, quando non si hanno i mezzi per farlo?

Carlotta, la protagonista, se lo chiede.
Una donna insoddisfatta del proprio lavoro, con tantissime passioni, tra cui la lettura, la pittura e il pianoforte. Una donna a prima vista superficiale, ma che riesce ad indagare il mondo in modo profondo. Una donna però anche pigra, una pantofolaia per natura, che si scontra con l'amore pur non cercandolo.
E' stata paragonata a Zeno, della Coscienza di Zeno, e questo mi ha incuriosita.
Le donne presenti alla conferenza, che avevano letto il romanzo, erano davvero molto appassionate. Mi hanno trasmesso la voglia di immergermi in questa Venezia moderna al fianco di Carlotta e Felix, co-protagonista, ma allo stesso tempo antagonista.
Ecco, quest'ultima parola ha catturato completamente la mia attenzione. Antagonista? Mi sono detta "Questo libro si prospetta davvero molto interessante."
Un'autrice, che usa una simile parola per un uomo affascinante, allora deve davvero nascondere qualcosa di particolare.
Alla fine della presentazione ho comprato il libro e mi sono fatta fare la dedica. 



Mi sono emozionata a questa presentazione in modo diverso rispetto alle altre due a cui avevo partecipato.
Vedere una giovane autrice, vedere le difficoltà, ma anche la gioia nei suoi occhi è stato qualcosa di meraviglioso. Vederla rispondere con "grazie", quando le è stato detto che era bravissima, è sicuramente più speciale che vederlo detto ad un autore già affermato e con un suo seguito. In ogni caso l'autore/autrice apprezza, ma per un esordiente è una spinta in più.
Può essere un motivo per continuare quel viaggio, iniziarne un altro e un altro ancora, per trovare sempre la perfezione ed essere "un'alternativa valida tra i tanti che trattano l'amore".
Sono molto curiosa di leggerlo e anche mia madre se ne è convinta, sentendo le mie parole.
Diciamo che ho apprezzato Carlotta e Felix grazie alla parole di Erika e poi delle donne nella libreria, ma ora sono anche curiosa di conoscerli io stessa toccando la carta e sentendoli vivere tra le parole.


Questa "inviata" un po' tanto sbadata vi saluta e vi aspetta alla prossima recensione mia o delle mie Pazze colleghe o a qualsiasi avventura uscirà da questa vita piena di sorprese!

Miss D

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