20 ago 2014

Multiversum



Quando ci sono da gestire le dimensioni parallele non è mai facile. Io mi pongo sempre tante domande, troppe. Mi piace l’idea che ci siano tante me in tanti altri mondi, che sicuramente hanno fatto scelte diverse dalle mie, quindi quando ho trovato questo libro, l’ho comprato subito. Devo ringraziare papà e il buono sconto che ha creato con i punti della Coop. Ringrazio la Coop per le idee intelligenti che ha! (forse ci rimarranno male gli altri supermercati in cui vado…ehy, ragazzi voglio bene anche a voi!)
Dunque di che libro stiamo parlando secondo voi? (sì dal titolo l’avrete già capito…)

P.S Questa recensione è stata ritrovata qualche giorno fa, mentre cancellavo qualche file, ma la data d’origine risale ad almeno 4 mesi fa. 


 Titolo: Multiversum
Serie: Multiversum
Autore: Leonardo Patrignani 
Casa editrice: Mondadori Chrysalide
Genere: fantascienza
Uscita: 27 marzo 2012
Disponibilità: ebook e cartaceo 
Prezzo: 13,60
Prezzo ebook: 4,99
Numero di pagine: 341


Trama: Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c'è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all'età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.





Diciamo che non so fino a che punto mi abbia convinto. (Premessa davvero positiva…) Ho dato 3 booklovers, perché è il primo di una trilogia. Non so se leggerò o meno il continuo, ci sono già passata davanti diverse volte in libreria e ho tirato dritto, quindi vediamo. 

Da un lato la storia mi ha proprio colpita, è qualcosa di nuovo, soprattutto nel panorama italiano, ma dall’altra ci sono proprio dei punti di debolezza, che voglio mettere in luce e spero che siano stati risolti nel seguito.
Alex e Jenny mancano di una vera e propria profondità. Rimangono dei veri e propri personaggi di carta, non hanno uno spessore. Di solito noi italiani siamo molto bravi nei sentimenti, nella ricerca introspettiva, in questo caso ne ho sentito proprio la mancanza. 
Non mi sono riuscita ad affezionare, come avrei voluto.
La storia tra Alex e Jenny nasce da un contatto mentale. Subito c’è curiosità, paura, ma mancano i sentimenti. Si amano senza essere passati per la fase dell’innamoramento e questo è strano, anzi ti lascia proprio stranita. Mi è mancato il trasporto emotivo, quella tensione che ci dovrebbe essere tra due innamorati. Per me è stato come un rapporto platonico. Infatti mi aspettavo di sentire emozioni, ma così non è stato.
Inoltre Alex parte e va a Melbourne per trovare Jenny. Parte con l’aiuto dell’amico da Milano. Ora io non so, forse Alex aveva l’aiuto del migliore amico informatico e questo desiderio spasmodico di incontrare la ragazza che sentiva nella sua mente, ma se domani dovessi partire da casa per andare in Australia, proprio non saprei come fare. Intanto ho un conto corrente insieme a mamma e nessun amico informatico, nemmeno un’amica, per mettermi i soldi su una prepagata e rubare soldi da altri conti correnti, poi non ho un aeroporto vicino a casa. Quindi, diciamo che non mi ha convinta molto. Poi la stessa Jenny da Melbourne va a Milano con altrettanta facilità.
Se fossimo in un’altra realtà (dove i voli sono più veloci, dove i figli sono più autonomi), ci sta tutto, ma in questa non ha molto senso. Non dico niente sui genitori che non se ne accorgono, siccome io potrei prendere il treno e mandare un messaggio da lì e mamma mi risponderebbe: “Divertiti!” poi aggiungerebbe:  ”Che ti è preso? Non spendere troppo”. 
Poi non so se la passerei liscia al ritorno...
Ecco, diciamo che questo faceva proprio dimenticare di essere nella realtà presente.  
Voglio concludere dicendo, che nel genere non ho messo urban fantasy, come è stato classificato, perché proprio non lo è. E non si può definire nemmeno solo fantasy, forse sarebbe meglio romanzo di fantascienza. E mi ha lasciata un po’ stranita che sia stato tradotto in altre lingue, quando ci sono dei romanzi italiani molto più promettenti, che teniamo solo qui e secondo me farebbero molto più successo negli altri paesi, ma, badate bene, è un parere mio. I gusti sono gusti…


E voi l'avete letto? Vi siete fatti attrarre dalla copertina (che possiamo dirlo è bellissima)? 

Votazione




 


6 commenti:

  1. In effetti la copertina è molto molto accattivante!

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    1. Esattamente! La Chrysalide ultimamente sta facendo molte copertine belle,ma a volte i libri non lo sono tanto...

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  2. Le copertine di tutti e tre i libri di questa trilogia sono meravigliose, e mi stanno chiamando da secoli! Però non me li sono ancora procurati i libri, perché ho sentito pareri piuttosto contrastanti, ma penso che alla fine cederò :)

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    1. Eh anche a me ha chiamato la copertina e hai ragione anche le altre sono bellissime. Vediamo se ci riproverò... poi fammi sapere se lo leggi ;)

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  3. Io non sono mai riuscita a finire questo libro... mi mancano 100 pagine, non mi prende per niente.
    Comunque volevo avvisarvi che sul mio blog c'è un premio per voi http://ancorauncapitolo.blogspot.it/2014/08/the-very-ispiring-blogger-award.html
    Baci!

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    1. Grazie mille! Ci ha taggato anche Mya di Dragonfly Wings... oggi prepariamo sicuro il post ;)
      No finirlo ho voluto finirlo, ma continuare si vedrà... comunque posso capire che tu l'abbia mollato.

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