oggi siamo liete di presentarvi un romanzo che uscirà il 19 febbraio in formato ebook e il 26 dello stesso mese in formato cartaceo. Per chi ha amato L'assistente ideale, potrà ritrovare la scoppiettante e ironica Cecile in una nuova storia romantica, davvero esilarante.
Se avete già letto Wife with benefit, potrete riadorarlo sotto questa nuova veste e con questo nuovo titolo firmato Newton: Non mi piaci ma ti amo.
Sarà una chicca che sicuramente non vi lascerete perdere!
Autore:
Cecile Bertod
Data
di uscita: 12 febbraio
Genere: Rosa – New Adult – Chick lit
Sito:
www.cecilebertod.it
Sinossi:
Cosa faresti se per
ottenere un'eredità ti chiedessero di sposarti?Thomas e Sandy: lui nobile, ricchissimo, lei di una comune famiglia londinese. I genitori di Sandy sono molto amici del nonno di Thomas, per questo trascorrono sempre le vacanze estive a Canterbury, in una favolosa residenza, ma Sandy odia andarci, perché detesta Thomas. I due si perdono di vista finché… un giorno il nonno di Thomas muore, il suo testamento viene aperto, così il ragazzo si trova di fronte a un annuncio sconvolgente: il nonno gli lascia tutto, ma a patto che lui metta la testa a posto e si sposi. E con chi? Con la ragazza che secondo il nonno fa per lui, proprio quella Sandy Price che non vede da almeno dieci anni. Nel testamento il ricco signore ha previsto tutto nei minimi dettagli. Chi dei due rifiuterà, perderà l’eredità. E se nessuno dei due accetterà, l’intero patrimonio andrà in beneficenza. Sandy si trova in una strana situazione: è disoccupata e sta per comprare un bistrot da ristrutturare con le sue amiche. Ma la banca all’ultimo momento non le concede il finanziamento. Perciò, di fronte all’ipotesi di avere i soldi necessari al suo progetto, accetta la proposta di Thomas. Viene celebrato un finto fidanzamento per aggirare le rigide regole fissate dal nonno, finché qualcosa di inatteso sembra accadere tra i due. Ma l’happy ending è lontano, perché quando il sogno del nonno sta per essere coronato, ecco che sul più bello, proprio in una chiesa, scoppia il putiferio. E non sarà facile, per Thomas, riacciuffare il perduto amore…
Si sono conosciuti da piccoli e si sono
detestati. Ma adesso un testamento li obbliga a sposarsi...
«Appena ho letto le prime righe mi sono innamorata di questo libro!!! Lo consiglio a tutte le romantiche e a quelle che per qualche ora hanno voglia di ridere e sognare».
«Mi è piaciuto veramente. Il migliore tra gli ultimi letti. Ho riso e sorriso, perfetto per il suo genere».
«Un romanzo che mi ha fatto fare più volte delle figuracce sui mezzi di trasporto pubblici; non ridevo così leggendo da… non lo so neanche io da quando! Divertentissimo, frizzante, romantico, dolce, emozionante. Un libro che è quasi una droga, scorrevole in un modo assurdo».
Chi è Cecile? Cecile Bertod ha trent’anni, è una restauratrice e vive a
Napoli. Tra un restauro e l’altro, ama leggere. Ha iniziato scrivendo fantasy,
poi ha proseguito con il rosa. Nutre una certa avversione per i nerd, le cene
alla romana e la piastra per i capelli.
E ora vi lasciamo questo piccolo estratto nella speranza che vi stuzzichi:
Risoluta, mi
appresto a scendere giù dal letto, ben decisa a chiudere la mia capitolazione
indecorosa sotto il getto bollente dell’acqua calda, quando la porta della
stanza si apre. Riporto rapidamente l’abito sul seno in gesto di difesa, mentre
Thomas entra come se fosse la cosa più naturale del mondo, stringendo un
cuscino tra le braccia. Indossa i pantaloni di un pigiama di felpa nera e una
T-shirt verde militare. Sembra stanco. Si avvicina al bordo del letto
strofinandosi un occhio con il dorso della mano. Dietro di lui compare Rudy con
la bocca spalancata e la lingua penzoloni.
«Non si
bussa?», chiedo, tornando a focalizzarmi sull’unico intruso indesiderato, e la
mia voce risulta un tantino stridula.
«È il nuovo
upgrade: “momenti d’intimità”. Si scarica automaticamente quando si decide di
accettare una proposta di matrimonio».
«Io lo
definirei spam indesiderato».
Sogghigna
con espressione buffa e appoggia un ginocchio sulla trapunta.
«Allora, che
vuoi?», chiedo con una punta di apprensione nello sguardo.
«Non mi
dispiacerebbe una tazza di bergamotto», risponde stiracchiandosi.
«E la cerchi
qui? Cos’è successo, hai perso il campanellino e non sai come chiamare la
servitù?».
Non mi
risponde, ma butta il cuscino sul materasso, accanto alle mie gambe.
«Che stai
facendo?»
«Cambio il
cuscino».
«Andava
benissimo anche quello che c’era prima».
«Non riesco
a riposare su quelli in lattice. Il mio è di lana», mi spiega, afferrando un
bordo del lenzuolo per scostarlo.
Blocco quel
gesto premendo la mano sulla stoffa e lo fisso con occhi sbarrati.
«Thomas, che
intenzione hai?»
«Dormire?»
«Forse non
ti sei accorto che questa è la mia
camera».
Sbircia la
stanza, immersa nel caos, poi torna a osservarmi divertito, per scivolare con
lo sguardo dai miei occhi alle mie mani, premute sul seno nel tentativo di
coprire un indecoroso completino di merletto.
«Posso
garantirti di averne la piena consapevolezza».
«Ok, questo
scherzo è durato anche troppo. Riprenditi la tua roba e sparisci!», esplodo,
cercando di dimenticare di avere le gote in fiamme. Il mio gesto non sortisce
alcun effetto, se non quello di strappargli un sorriso. Rimette il cuscino al
suo posto e con uno strattone mi sfila il lenzuolo dalle mani, lasciandosi
cadere a peso morto sul materasso.
«Thomas…».
«Sandy…», mi
rifà il verso.
Rudy si
appoggia al bordo del letto e inizia a piagnucolare, così lui si china in
avanti, lo prende tra le braccia e se lo sistema teneramente sulla pancia,
iniziando a grattargli il musino.
«Dannazione,
sei impazzito?», esplodo, pur trovando il tempo di chiedermi da quando siano
entrati così in confidenza quei due. «Che scherzo stupido è questo?»
«Perché
credi che sia uno scherzo?»
«Non lo so,
forse perché sono un’ottimista?»
«Mi
dispiace, mai stato più serio», afferma senza sollevare lo sguardo dal cane,
che si gode le coccole beato.
«Ok, hai
vinto. Vado a dormire in un’altra stanza!».
Scendo giù
dal letto infuriata e mi avvio verso la porta. Lui incrocia le braccia dietro
la testa e aspetta che abbia superato la soglia per chiedermi con tono
sardonico: «Ma come, non vuoi più sposarmi? Dopo che ti ho aperto il mio cuore…
Che insensibile!».
Allora siete pronte il 12 a cliccare Compra o il 26 ad andare in libreria?
Un bacio
Grazie mille come sempre <3
RispondiEliminaCarino!!! Voglio!! ^^
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