Inizio subito con dei ringraziamenti per due persone
diverse. Alla prima persona li faccio ora con questa recensione/ringraziamento,
all’altra li faccio tra due settimane all’uscita del libro (il 6 novembre è
ancora così lontanooooo!!!)
Non costa niente!
E' una lettura corta e leggera.
Consiglio di leggerlo alla sera.
Grazie mille, Marina, per avermi fatto leggere Il castello delle cento rose in
anteprima e per avermi fatto lasciare qualche segno verde qua e là. L’ho
toccato davvero poco, però mi sono sentita parte di un tuo progetto. Ho detto
più volte che amo correggere e anche quando lo faccio per lavoro è una grande
emozione, perché mi prendo cura dei libri, come fossero dei neonati. Grazie
davvero Marina per averlo chiesto a me.
Perché sono arrivata ora a recensirlo, dato che è da
settembre che è uscito? Uno dei motivi è che eravamo in pausa, un po’ lo siamo
ancora, ma con i nostri tempi abbiamo deciso di ritornare a recensire. Un altro
motivo è che sto preparando un’intervista, non tanto a Marina, ma a uno dei
suoi personaggi e avevo voglia di rileggerla.
Vi dirò che ho apprezzato molto questo racconto, che è un
prequel poi di Bianco e Nero- i draghi
del potere, perché mi ha fatto ritrovare i personaggi che ho tanto amato.
Inoltre scopriamo che Serenia e Gilbert si erano già incontrati e anche allora
il nostro carissimo Principe Nero ne era uscito assai affamato. C’è da
chiedersi se Serenia usi eau de tacchino (ok, questa era penosa…*scuotiamo la
testa*)
Comunque la parte più pucciosa e romantica è la scena tra
Sydia e August. Mi piacciono le scene in notturna, quando i due innamorati
lasciano all’interno la confusione della sala ed escono nel silenzio della
notte con la luna che li illumina. Solo loro poi con i loro sentimenti, con i
loro silenzi. Sono scene romanticissime, soprattutto quando i due protagonisti
si amano, ma non possono dirselo per paura o per condizione sociale diversa o
per tantissimi motivi diversi. Il mio prof di Storia e critica del cinema dice
che non ci sarebbero film se le storie d’amore non fossero complicate, ma lo
stesso vale per i romanzi.
“Io non sono degno
neanche di baciare le vostre scarpe”.
“Non dite così. Non
lo dite neanche per scherzo”.
“Non è uno scherzo,
non lo è. Devo essere folle. Folle! Non sono che un vostro umile servo e ho
troppi anni più di voi”.
“Dodici anni non sono
una differenza insormontabile” protestò lei, debolmente.
L’ostacolo
per August è anche quello dell’età, ma come dice Sydia l’importante è l’amore
ed è meraviglioso come loro se lo dicano così, con semplicità.
Mi
è piaciuto proprio e non solo per l’onore di aver letto; non solo per i due
pucciosetti; non solo per Gilbert vestito da cacciatore di demoni (“Molto
spiritoso” io e Danase ci intendiamo a meraviglia); non solo per Serenia che
dice a Gilbert “Che dentoni grandi che hai da vampirooo (Ci sei andata vicino…)”,
imitando Cappuccetto Rosso; ora vi dico il vero motivo: Angher è stato
tramortito!!!
E
con questo posso chiudere.
Un
baciotto grande a tutti!
P.S
Con il cavolo che Marina la prossima volta mi dà il racconto in anteprima!
Hahaja sto ridendo come unacretina, povero angher!!! Comunque è in wishlist ;) yeah!
RispondiEliminaAlmeno fa ridere XD Povero, Angher... sì sì come no.
Elimina