Quando
ci sono da gestire le dimensioni parallele non è mai facile. Io mi pongo sempre
tante domande, troppe. Mi piace l’idea che ci siano tante me in tanti altri
mondi, che sicuramente hanno fatto scelte diverse dalle mie, quindi quando ho
trovato questo libro, l’ho comprato subito. Devo ringraziare papà e il buono
sconto che ha creato con i punti della Coop. Ringrazio la Coop per le idee
intelligenti che ha! (forse ci rimarranno male gli altri supermercati in cui
vado…ehy, ragazzi voglio bene anche a voi!)
Dunque
di che libro stiamo parlando secondo voi? (sì dal titolo l’avrete già capito…)
P.S
Questa recensione è stata ritrovata qualche giorno fa, mentre cancellavo
qualche file, ma la data d’origine risale ad almeno 4 mesi fa.
Titolo: Multiversum
Serie: Multiversum
Autore: Leonardo Patrignani
Casa editrice: Mondadori Chrysalide
Genere: fantascienza
Uscita: 27 marzo 2012
Disponibilità: ebook e cartaceo
Prezzo: 13,60
Prezzo ebook: 4,99
Numero di pagine: 341
Trama: Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici
anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che
permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in
uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono
a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di
Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c'è. I due ragazzi non riescono
a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive
Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è
morta all'età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma
Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite
possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.
Diciamo
che non so fino a che punto mi abbia convinto. (Premessa davvero positiva…) Ho
dato 3 booklovers, perché è il primo di una trilogia. Non so se leggerò o meno
il continuo, ci sono già passata davanti diverse volte in libreria e ho tirato
dritto, quindi vediamo.
Da
un lato la storia mi ha proprio colpita, è qualcosa di nuovo, soprattutto nel
panorama italiano, ma dall’altra ci sono proprio dei punti di debolezza, che
voglio mettere in luce e spero che siano stati risolti nel seguito.
Alex
e Jenny mancano di una vera e propria profondità. Rimangono dei veri e propri
personaggi di carta, non hanno uno spessore. Di solito noi italiani siamo molto
bravi nei sentimenti, nella ricerca introspettiva, in questo caso ne ho sentito
proprio la mancanza.
Non
mi sono riuscita ad affezionare, come avrei voluto.
La
storia tra Alex e Jenny nasce da un contatto mentale. Subito c’è curiosità, paura,
ma mancano i sentimenti. Si amano senza essere passati per la fase
dell’innamoramento e questo è strano, anzi ti lascia proprio stranita. Mi è
mancato il trasporto emotivo, quella tensione che ci dovrebbe essere tra due innamorati. Per me è
stato come un rapporto platonico. Infatti mi aspettavo di sentire emozioni, ma
così non è stato.
Inoltre
Alex parte e va a Melbourne per trovare Jenny. Parte con l’aiuto dell’amico da
Milano. Ora io non so, forse Alex aveva l’aiuto del migliore amico informatico
e questo desiderio spasmodico di incontrare la ragazza che sentiva nella sua
mente, ma se domani dovessi partire da casa per andare in Australia, proprio
non saprei come fare. Intanto ho un conto corrente insieme a mamma e nessun
amico informatico, nemmeno un’amica, per mettermi i soldi su una prepagata e
rubare soldi da altri conti correnti, poi non ho un aeroporto vicino a casa.
Quindi, diciamo che non mi ha convinta molto. Poi la stessa Jenny da Melbourne
va a Milano con altrettanta facilità.
Se
fossimo in un’altra realtà (dove i voli sono più veloci, dove i figli sono più autonomi), ci sta tutto, ma in questa non ha molto senso. Non
dico niente sui genitori che non se ne accorgono, siccome io potrei prendere il
treno e mandare un messaggio da lì e mamma mi risponderebbe: “Divertiti!” poi
aggiungerebbe: ”Che ti è preso? Non
spendere troppo”.
Poi non so se la passerei liscia al ritorno...
Ecco,
diciamo che questo faceva proprio dimenticare di essere nella realtà presente.
Voglio
concludere dicendo, che nel genere non ho messo urban fantasy, come è stato
classificato, perché proprio non lo è. E non si può definire nemmeno solo
fantasy, forse sarebbe meglio romanzo di fantascienza. E mi ha lasciata un po’
stranita che sia stato tradotto in altre lingue, quando ci sono dei romanzi
italiani molto più promettenti, che teniamo solo qui e secondo me farebbero
molto più successo negli altri paesi, ma, badate bene, è un parere mio. I gusti sono gusti…
E voi l'avete letto? Vi siete fatti attrarre dalla copertina (che possiamo dirlo è bellissima)?
Votazione
In effetti la copertina è molto molto accattivante!
RispondiEliminaEsattamente! La Chrysalide ultimamente sta facendo molte copertine belle,ma a volte i libri non lo sono tanto...
EliminaLe copertine di tutti e tre i libri di questa trilogia sono meravigliose, e mi stanno chiamando da secoli! Però non me li sono ancora procurati i libri, perché ho sentito pareri piuttosto contrastanti, ma penso che alla fine cederò :)
RispondiEliminaEh anche a me ha chiamato la copertina e hai ragione anche le altre sono bellissime. Vediamo se ci riproverò... poi fammi sapere se lo leggi ;)
EliminaIo non sono mai riuscita a finire questo libro... mi mancano 100 pagine, non mi prende per niente.
RispondiEliminaComunque volevo avvisarvi che sul mio blog c'è un premio per voi http://ancorauncapitolo.blogspot.it/2014/08/the-very-ispiring-blogger-award.html
Baci!
Grazie mille! Ci ha taggato anche Mya di Dragonfly Wings... oggi prepariamo sicuro il post ;)
EliminaNo finirlo ho voluto finirlo, ma continuare si vedrà... comunque posso capire che tu l'abbia mollato.