Intanto presento questo libro nella sua struttura e poi con calma arriverà la recensione, sperando che sia all'altezza.
Buona lettura per chi lo inizierà, buona rilettura per chi si ributterà in queste pagine!!!
L'amore è una malattia dalla quale non vuoi guarire.
Titolo: Colpa delle stelle
Titolo originale: The fault of our stars
Autore: John Green
Casa editrice: Rizzoli
Genere: narrativa
Disponibilità: cartaceo e ebook
Prezzo copertina: 16,00
Prezzo web: 11,99
Numero di pagine: 347
Trama: Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.
Recensioni:
L’ho finito tra le lacrime e subito non sapevo cosa dire, anche tutt’ora ho paura di scrivere qualcosa di sbagliato o non rendere tutto ciò che ho provato leggendolo.
Colpa delle stelle
tratta una tematica davvero forte, che è quella della malattia, soprattutto del
cancro in età giovanile. Vi posso dire che quando Lele me l’ha consigliato, non
ero molto propensa. Il tema mi faceva parecchio spavento. Sono una persona
sensibile e questi libri mi rimangono dentro come non mai, quindi sono stata
molto cauta, ma ne è valsa assolutamente la pena.
Lo consiglio davvero a tutti,
perché John Green ha creato un capolavoro: non è difficile, non è pesante,
invita a cogliere l’attimo e a vivere la vita nella sua brevità. Il mio consiglio
è di non usare i fazzoletti di carta, perché ne usereste troppi e quindi
pensate a tutti quegli alberi che sono stati tagliati…(cerco di
sdrammatizzare…)
Hazel, che è la protagonista, ha 16 anni ed è viva per un
farmaco sperimentale che ha fatto regredire il cancro ai polmoni e alla
tiroide. Un vero miracolo, che comporta una “compagna”, ovvero la bomba di
ossigeno che la fa “respirare” e la lontananza da tutti i suoi compagni. Gli
unici con cui ha un rapporto sono i genitori, soprattutto la madre che ha
lasciato il lavoro per poter badare interamente a lei.
Hazel si sente un peso verso i propri genitori, oltre al
fatto di esser consapevole che la sua vita di miracolata avrà sicuramente una data
di scadenza. Per questo si chiude in se stessa e tra i propri film e libri.
Il suo libro preferito è “Imperiale afflizione”, una
storia che sente molto vicina in quanto Anna, la protagonista, è malata. Questo
libro le lascia anche un grande interrogativo: cosa succede a tutti gli altri
personaggi quando la protagonista muore? E’ una domanda che spesso si fa anche
Hazel.
Comunque per farla uscire dal suo isolamento, sua madre decide
con il medico di base di farla partecipare ad un gruppo di supporto per giovani
malati di cancro, come lei per parlare della propria malattia. Lì conosce Augustus Waters, un ragazzo che ha
sconfitto il cancro, ma ha perso la gamba, sostituitagli da una protesi. Lui è
arrivato nel gruppo per accompagnare il suo amico, Isaac, che diventerà cieco
per l’aggravarsi della malattia.
Gus è un personaggio davvero meraviglioso. Ha una forza e
un’energia che sono una spinta per tutti a vivere, soprattutto Hazel. Gira
sempre con una sigaretta che non fuma mai:
«È una metafora» le ho spiegato. «Si mette in bocca la
cosa che uccide, ma non le dà la possibilità di ucciderlo.»
La storia tra Gus e Hazel inizia velocemente. Appena si
conoscono, lui la invita a casa sua e inizia la loro amicizia, fatta di libri,
di film e risate. La loro storia procede veloce, ma il loro tempo è limitato.
Infatti i miracoli si pagano prima o poi e la malattia ci
insegna davvero che la vita è brevissima. Ma Augustus, per esempio, non si
arrende, vuole sfidare perfino la morte, sperando di lasciare traccia di sé nel
mondo.
La speranza vive davvero in questo libro, perché il tempo
per vivere è limitato, ma possiamo sempre decidere come vivere e di lasciarci
amare anche se la fine è vicina.
L’amore, inoltre, può nascere anche nei momenti più
inaspettati ed è visto assolutamente come forza. I due personaggi si innamorano e vivono la
loro storia come se fosse eterna, anche se è il primo e purtroppo anche
l’ultimo amore.
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