Sì, questa è una recensione, ma prima ho qualcosina da
dire in merito a oggi, che è l’8 marzo.
Buonissima festa a tutte le donne e anche ai maschietti,
quelli veri, quelli che sanno che siamo donne e ci trattano comunque alla pari,
senza discriminazioni di alcun genere. Auguri a noi donne, auguri alle mie
colleghe del blog, auguri a tutte le blogger, auguri a tutte le lettrici,
auguri all’autrice di cui parlerò oggi, ma anche tutte le altre, auguri alle
donne che amano le gonne e quelle che indossano solo i pantaloni (sono sicura
che li indossano anche quelle che mettono la gonna!).
Donne, lottiamo sempre per i nostri diritti, non
dimentichiamocelo nemmeno domani, anche se sarà il 9 marzo o dopodomani, il 10,
siamo donne sempre e non solo oggi, perché riceviamo una mimosa (non ho nulla
contro le mimose, che mi piacciono!). Il regalo sempre più gradito è il
rispetto e quello non si può ricevere un solo giorno all’anno.
Sono onorata di aver da recensire un’autrice, proprio
oggi. Chiara Parenti non è solo una donna, infatti è un’autrice di talento, che
mi era piaciuta (senza farmi impazzire, devo ammettere) in Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito), mi ha
letteralmente conquistata con L’importanza
di chiamarsi Cristian Grei (lo straconsiglio a tutti, oltre che vi metto il
link per chi fosse interessato) e mi ha divertita e colpita con questo, che è
il suo secondo romanzo, ma che io ho letto per ultimo.
L’attimo canoro ci stava troppo per presentare questo
romanzo, perdonate la mia follia, perdonatemi proprio, ma non mi sono potuta
trattenere. So che non ho avuto una grande fantasia, ma perdonatemi anche
questo.
Comunque, ammettete anche voi che leggendo il titolo del
romanzo, Con un poco di zucchero,
avete iniziato a cantare stile Mary Poppins... avrete tutto il tempo di
ammetterlo dopo le info e la recensione!
Titolo: Con un poco di zucchero
Autrice: Chiara Parenti
Casa editrice: Rizzoli
Collana: You feel
Uscita: 30 ottobre 2014
Disponibilità: solo ebook
Prezzo: 2,49
Trama:
A trent’anni suonati Matteo Gallo, aspirante scrittore
senza soldi e senza speranze, è costretto a vivere con la sorella Beatrice e
“loro”, Rachele e Gabriele, i due scatenatissimi nipotini. Nessuna delle tate
finora ingaggiate è riuscita a domarli. Ma ecco che, come per magia, un
pomeriggio di fine settembre, un forte vento che spazza le nubi dal cielo porta
tata Katie.
Beatrice e i suoi bambini restano subito incantati da
questa ragazza inglese un po’ stravagante e scombinata, che fa yoga, mangia
verdure, va pazza per i dolci... e che con le sue storie fantastiche e i suoi
giochi incredibili è in grado di cancellare l’amaro della vita. Matteo invece
cercherà (o crederà) di sottrarsi al suo influsso: ma sarà tutto inutile,
perché Katie compirà su di lui la magia più grande. Quella dell'amore.
Dall’autrice del romanzo rivelazione dell’estate 2014
“Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito)” una nuova, divertente e
supercalifragilistichespiralidosa storia d’amore, che fa rivivere il mito di
Mary Poppins.
Con un poco di
zucchero è un romanzo davvero zuccheroso, senza essere stucchevole e quindi
pesante.
Io e i dolci non siamo proprio amici, come io e i romanzi
romantici. Non li odio e non li amo, poi ci sono le eccezioni, che amo alla
follia; ci sono i momenti in cui mangerei anche una torta intera, come non
smetterei più di leggere romantici; ci sono periodi in cui mi viene l’orticaria
solo a vedere un pezzettino di cioccolato e altrettanto faccio con i romantici,
in cui vomiterei a ogni scenetta tra i due innamorati (per intenderci sono un
po’ il Presidente Snow “Guardali, si tengono per mano. Li voglio tutti morti”).
In questo romanzo ho trovato tutti gli elementi ben
dosati e pesati con intelligenza, per fare qualcosa di davvero squisito. Come
lo zucchero filato che è soffice e leggero nella consistenza, ma può anche
pesare sullo stomaco. Dico questo perché ci sono momenti commoventi che ti
colgono impreparata; quando pensi di aver digerito la dolcezza dello zucchero e
sei contenta che tutto vada bene, un colpo d’aria fredda ti blocca la
digestione. Chiara Parenti è dotata di una grandissima ironia, che non stanca
mai, ma è davvero bravissima anche nell’emozionare. Insomma questa miscela già
intravista nel primo romanzo e saputa usare appieno nel terzo, vince anche qui e
fa di questo romanzo un vero zuccherino.
I personaggi coinvolgono proprio tanto. Matteo Gallo vive
con la sorella e “gli hobbit”, i suoi nipotini, Rachele e Gabriele. È un
personaggio in crisi e non solo perché non riesce a scrivere il suo prossimo
romanzo, infatti non ha più un lavoro, non ha più il suo appartamento, è single
e si sente sfortunato rispetto a un suo amico che ha ogni fortuna immaginabile
(fa lo scrittore, sempre in giro tra Londra e Los Angeles e ha tante donne). Ma
c’è da chiedersi quale sia la vera felicità e tata Katie, portata da un vento fortissimo, lo sa.
Katie è un ragazza stramba, con una grandissima vitalità
e allegria. È spontanea, bella, ama i dolci, è vegetariana. Ha un piccolo blog,
nuvoletta.com, dove scrive la sua giornata e il suo lavoro di tata. Non gli
interessa se nessuno lo legge, ma le piace raccontarsi (è lo spirito che abbiamo io e le altre!). Le sue storie sono
spensierate, sono lo zucchero sui problemi della vita. Il mondo che ha
costruito intorno a sé, è un mondo incantato fatto di nuvolette e cincillà (il
suo animale guida).
Tutti nella famiglia di Matteo la adorano, tranne lui, ma
è davvero impossibile non affezionarsi a questa giovane Mary Poppins che arriva
con la sua borsa super capiente, il suo disordine e la sua imbranataggine.
Mi è piaciuto, c’è proprio poco da dire e aggiungere. Lo
consiglio perché si legge alla svelta (se MrReader non si fosse piantato due
minuti prima della fine), fa ridere (mi sono dovuta trattenere sull’autobus e
in dipartimento all’università), la trama è ben organizzata e anche se un po’
folle, ci sta proprio.
Siamo sulle 4 stelline, non posso darne 5, perché mi è
mancato quel trasporto in più che ho sentito verso L’importanza di chiamarsi Cristian Grei, ma non escludo di poterlo
dare al prossimo romanzo di Chiara Parenti. (Perché ci sarà vero? domande da Miss curiosa...)
E voi l'avete letto? Lo leggerete?
Vi mando tanti baciotti, zucchero filato e mimose
La vostra
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