Buongiorno,
Io AMO
Cristian Grei!!!!!
Non sono
impazzita, non ho scritto male nome e cognome, io amo proprio Cristian Grei
senza “h” e con la “i” finale nel cognome. Anche perché Mr Grey della James non
mi piace proprio. L’importanza di
chiamarsi Cristian Grei mi ha preso ancora prima che leggessi il libro,
infatti avevo letto un piccolo estratto su internet e mi sono resa conto che
dovevo dargli un’opportunità.
Sì siamo solo nell’ascensore. E no, il
mio Cristian Grei non ha la minima intenzione di sbattermi contro la parete e
baciarmi fino a perdere i sensi. Lo osservo e se ne sta al mio fianco,
tranquillo, a fischiettare la musichetta che proviene dalle casse sopra di noi.
«Secondo me va a finire che piove»
commenta.
Annuisco, disarmata. «Sì, anche
secondo me.»
Titolo: L'importanza di chiamarsi Cristian Grei
Autrice: Chiara Parenti
Casa editrice: Rizzoli
Collana: You feel
Uscita: 17 febbraio
Disponibilità: ebook
Prezzo: 2,49
Trama:
Cristian Grei
ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E. L. James, che con le sue 50
Sfumature gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il
suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l'incarnazione delle più proibite
fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze
funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome "uguale" a
quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed
è a capo di un’azienda leader mondiale, può creare una costante e
fastidiosissima ansia da prestazione. Solo Antonella, l'amica di sempre, è in
grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma
soprattutto è disposta ad amarlo per quello che è realmente. Cristian Grei riuscirà
finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a
riceverla”?
Avevo già
letto il romanzetto di esordio di Chiara Parenti: Tutta colpa del mare (e anche
un po’ di un mojito), che era sì bello, ma sicuramente niente a che vedere con
questo. L'importanza di chiamarsi Cristian Grei ha guadagnato 5 stelle senza un tentennamento da parte di mia e
devo dire che per un romantico è davvero strano. Ho voluto aspettare fino alla
fine per dare la mia opinione, ma poi ho confermato il massimo, perché non è
quello che mi aspettavo.
Sì ho riso
tanto, ma Chiara Parenti è stata capace di strapparmi anche qualche lacrima,
qualche riflessione sulla vita, qualcosa che avevo bisogno di tirare fuori in
un momento di mio lutto personale. Dovrei essere oggettiva, ma poche volte lo
sono. La lettura di un libro è influenzata anche dal vissuto di una persona e
dal periodo in cui lo si legge e questo è quanto. Io non mi sarei mai aspettata
di trovare qualcosa che mi avrebbe colpita così tanto, ma l’ho trovata e ne
sono felice.
Comunque
anche oggettivamente è un piccolo gioiellino a 5 stelle. Scritto bene (al
contrario di 50 sfumature, se mi
permettete amanti della saga), scorrevole, coinvolgente, con un pizzico d’ironia, di tragicomico
e dolcezza.
Il titolo
trascina sicuramente, ricorda L’importanza
di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde dal punto di vista di commedia degli
equivoci, oltre che alla fine Cristian capirà davvero l’importanza, o meglio,
la fortuna di chiamarsi Cristian Grei, nonostante per tutto il libro
stramaledica l’E.L James per questo caso di quasi omonimia, che gli ha reso la
vita un inferno. Infatti tutte le donne appena sentono il suo nome pensano che sia
l’uomo dei loro desideri (soprattutto sessuali), il dominatore che in realtà
non è, e lo assalgono, decidendo persino di tradire i propri mariti.
Appena scoprono come mi chiamo le
ragazze mi credono in grado di ribaltarle come il sacco dell’aspirapolvere, e
invece la cosa più violenta che ho fatto a letto è stata cadere di testa mentre
cercavo di togliermi le mutande.
Come avrete
capito Cristian Grei ha poco a che fare con il vero Grey (anche se secondo me è
più vero Cristian come personaggio) e lo sa anche lui.
A volte vorrei davvero essere un
altro. Uno deciso, sicuro. Uno padrone di sé, padrone di tutto.
Però c’è una
cosa che accomuna questi due personaggi maschili: la stanza dei giochi. Anche
se Antonella Stasi, detta “Little Tony”, amica di Cristian e dottoressa
(innamorata di lui segretamente), si aspettava qualcosa più alla Grey,
purtroppo non è così:
E poi si ribaltò sul divano e accese la Play
Station.
Cristian ama
i videogiochi, ama progettarli ed è un nerd, un po’ tanto ipocondriaco, un uomo davvero speciale, che mi ha
intenerito per le sue insicurezze e per i suoi fraintendimenti. Lavora
nell’impresa di famiglia:
«Grei – ti accompagniamo tra gli dei»,
recita il payoff della nostra agenzia. Quello originale era «Grei ‒ il funerale
che vorrei», poi mio padre ha pensato di cambiarlo in questo. Suona vagamente
pagano, lo, ma con l’avvento della globalizzazione e tutto il resto dobbiamo
puntare anche ai clienti non propriamente cattolici, dice lui, e non limitare
il mercato.
Detto così,
sembra quasi una parodia di 50 sfumature
(anche se sinceramente fa più ridere 50
sfumature di L’importanza di
chiamarsi Cristian Grei), ma non lo è affatto. Potrei dire una parodia
originale, un giocare (ehm… giuro che non mi hanno influenzato questi due
romanzi) con 50 sfumature in maniera piuttosto abile e convincente per creare
qualcosa di davvero speciale e nuovo, che non ha nulla a che vedere con il
libro della "cara" James.
Sono rimasta
davvero soddisfatta e non voglio starvi a raccontare troppo la trama, perché a
me è piaciuto scoprirlo così mentre leggevo. È appena scontato, ma ci sono
parti che sanno toccare le giuste corde dell’anima, che sanno scuotere e
sospirare. Desidererete continuare fino alla fine e a quel punto capirete che le
avventure di Cristian Grei sono contenute solo in questo romanzo e non in tre e
vi verrà seriamente voglia di piangere, perché vi eravate davvero troppo affezionate.
E voi l'avete letto? Lo leggerete?
Domandona: siete andate al cinema a vedere 50 sfumature di grigio? Io voglio andarci per Dornan, mi ha stregata da quando faceva il Cacciatore... solo per 7 puntate in Once upon a time. Sono curiosa di vederlo in questo ruolo, che non sopporto.
Bene, tanti baciotti e Cristian Grei a tutte da parte della vostra
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